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Tutti pazzi per il GAL Hassin

Tantissime le prenotazioni per le visite a pochi giorni dalla riapertura del Centro Astronomico GAL Hassin. E la ricerca astrofisica viene molto apprezzata in ambito internazionale.

“Chiuso da oltre un anno a causa della emergenza sanitaria da Covid-19 – dichiara il Presidente Giuseppe Mogavero – il GAL Hassin riapre e registra numeri inimmaginabili fino a qualche settimana addietro”. Gli ingressi al Centro sono contingentati e le attività vengono svolte in condizioni di sicurezza, secondo le norme previste dal Ministero della Salute. Le prenotazioni sono obbligatorie sul sito galhassin.it.

Il Tripletto del Dragone è formato da tre galassie, NGC5981, NGC5982 e NGC5985. Sono visibili tantissime galassie di fondo. Crediti GAL Hassin/GRT2/Carmelo Falco

Grazie alle nuove sezioni del Museo dei protagonisti della scienza, al maxi schermo all’esterno per le osservazioni del cielo, alla professionalità di tutto lo staff GAL Hassin, alla suggestione del planetario e al fascino del cielo che in questi giorni ha dato grande spettacolo di sé con le stelle cadenti, i telescopi del GAL Hassin hanno lavorato non solo per catturare galassie lontane, ammassi di stelle della nostra Galassia, nebulose, oggetti di interesse per il grande pubblico ma anche per cercare asteroidi e nuovi mondi.
Tanti bambini e bambine, ragazze e ragazzi che sognano e immaginano un futuro come astronauti o astrofisici, questo ce lo raccontano proprio loro, ma adulti, genitori e nonni rimangono presi e ammaliati dalla bellezza degli orologi solari nel Parco esterno, dal silenzio del luogo e dalla frescura delle serate stellate. Una divulgazione scientifica che punta alla qualità, che si arricchisce di domande e di curiosità e che alla fine esplode in un grande e spontaneo applauso. Tutti dicono che ritorneranno, che hanno vissuto una esperienza indimenticabile. Dopotutto, una giornata al GAL Hassin è un’alternativa di cultura e di bellezza che vale la pena di vivere.

Si attendono le scuole, a partire dalla prossima stagione scolastica. Il Centro astronomico GAL Hassin dà un importante contributo alla formazione e all’arricchimento dei programmi scolastici con nuovi progetti. La DAD è stata uno strumento valido in questi due anni di pandemia, ma ora bisogna tornare in presenza e vivere le emozioni del nostro cielo dal vivo, non più in casa, in remoto, lontani.

Sul fronte della ricerca risultati significativi sono stati ottenuti nel corso di un anno. Si è lavorato nell’ambito degli asteroidi, anche pericolosi per la Terra e dei pianeti extrasolari, pianeti intorno a stelle nei dintorni del Sole. Il GAL Hassin partecipa al programma osservativo ExoClock per la missione spaziale ARIEL dell’Agenzia Spaziale Europea, che sarà lanciata nel 2029. ExoClock sta selezionando le stelle candidate migliori che ospitano già pianeti. La sonda è dedicata allo studio delle atmosfere di pianeti in orbita intorno a stelle diverse dal Sole, da giganti gassosi a pianeti di tipo nettuniano, super-Terre e pianeti terrestri – nelle frequenze della luce visibile e dell’infrarosso. Sarà la prima missione spaziale a realizzare un “censimento” della composizione chimica delle atmosfere planetarie, fornendo indizi fondamentali per comprendere i meccanismi di formazione ed evoluzione dei pianeti al di là del Sistema Solare e affrontare i complessi quesiti riguardanti l’origine della vita nell’universo. Il GAL Hassin osserva i transiti di questi pianeti con l’obiettivo di stabilire con migliore precisione inizio e fine del transito e permettere al telescopio, una volta in orbita, di puntare solo al momento opportuno per seguire il transito, senza rischiare di osservare già a transito iniziato o, peggio ancora, quando non c’è transito, ottimizzando tempi e costi del telescopio stesso. “Noi sostanzialmente stiamo aggiustando il tiro ad ARIEL” afferma Carmelo Falco, fisico e collaboratore del GAL Hassin che ha seguito gran parte delle osservazioni. “Nel 2021 il GAL Hassin con il Galhassin Robotic Telescope 2 (GRT2) è risultato il miglior contributor dell’intero progetto ExoClock grazie all’accettazione e alla pubblicazione delle curve di luce inviate”. Anche se quest’anno non è stato tra i migliori sia da un punto di vista meteorologico) che per i numerosi incendi che hanno devastato l’intera zona delle Madonie.

“Al momento, il GAL Hassin rimane l’unico osservatorio del progetto ExoClock che riprende un transito esoplanetario in doppia banda (o multipla) oltre ad essere l’unico osservatorio che, su richiesta, rende disponibili i dati fotometrici attraverso il sistema di archivio digitale sviluppato da noi” conclude Carmelo Falco.

E intanto cresce l’attesa per l’evento annuale del GAL Hassin, giunto quest’anno alla sua XIII edizione e previsto per il 29 agosto. La partecipazione è gratuita ma limitata nei numeri. Occorre prenotarsi on line sul sito galhassin.it.