“Quando mi hanno detto che mi avevano assegnato il Premio GAL Hassin mi sono rivista immediatamente bambina davanti alle sbarre del cancello dell’Osservatorio di Arcetri a Firenze a dirmi: si aprirà mai questo cancello per me?”
Le prime parole di commozione di Maura Tombelli, un’astronoma non professionista che quest’anno ha ricevuto il prestigioso Premio GAL Hassin, domenica 8 settembre, davanti a centinaia di persone “È stata l’edizione più emozionante di tutte le undici che abbiamo seguito fin dall’inizio” erano i commenti delle persone.
Maura Tombelli è un’entusiasta “cacciatrice” di asteroidi e Presidente del Gruppo Astrofili Montelupo, Firenze. Inizia la sua attività come bancaria, ma fin da bambina è attratta dal Cielo e dalla sua bellezza. Le stelle cadenti le andava a vedere con il suo “babbo”. Ma fu l’eclissi di Sole del 1961 che trasformò la sua vita per sempre, dando al Cielo un significato completamente diverso. È rimasta romantica e sognatrice, ispira i giovanissimi e i giovani a seguire i loro sogni, anche nell’astronomia, grazie alla Cupola e al nuovo telescopio che sta per essere collocato a Montelupo, in Toscana, e dedicato a Beppe Forti, il suo Maestro. Con 198 asteroidi assegnati e alcune migliaia scoperti, Maura Tombelli occupa il primo posto per numero di oggetti scoperti in Italia e il primo posto al mondo tra le donne astronome non professioniste. Assieme a Maura Tombelli, l’astronomo Andrea Boattini, uno dei grandi nomi dell’Astrofisica con alle spalle grandi numeri di scoperte di asteroidi e comete e che ha aiutato Maura a coltivare la sua passione.
“E col premio in mano – racconta Maura Tombelli – l’emozione più grande è che Maura non è un’astronoma ma riceve un premio che hanno ricevuto personaggi grandi come Margherita Hack, Corrado Lamberti, Giovanni Valsecchi, tanti personaggi che per me erano solo nomi sui libri ma che poi ho conosciuto per davvero. Non solo: sul Premio c’è scritto ‘Maura Tombelli, Astronoma’: questo mi ha commosso”.
Dopo Margherita Hack, alla quale è stato assegnato il premio nel 2011, un’altra donna riceve il premio, un pregevole ricamo di filet in filo d’oro che rappresenta una galassia a spirale e che viene assegnato ogni anno a quanti si sono distinti nell’ambito della ricerca o della divulgazione delle scienze astronomiche. Istituito dal Comune di Isnello nel 2009, oggi è la Fondazione a donarlo. È stato assegnato negli anni a nomi di primissimo piano nel panorama internazionale della Comunicazione dell’Astrofisica. Lo scorso anno è stato assegnato a Piero Bianucci, scrittore ed editorialista a “La Stampa” di Torino e all’astronauta Paolo Nespoli.
Il Consiglio Comunale di Isnello ha conferito infine a Maura Tombelli la cittadinanza onoraria di Isnello. “L’altra grande emozione” racconta Maura Tombelli. “E’ una cosa che ho visto quando Piero Angela ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Montelupo, e io non sono certamente del calibro di Piero Angela”.
Durante la XI edizione dell’evento GAL Hassin oltre a Maura Tombelli sono intervenuti il Prof. Giovanni Peres del Dipartimento di Fisica e Chimica dell’Università degli Studi di Palermo per parlare di buchi neri supermassicci, in particolare della scoperta compiuta solo pochi mesi fa della prima “immagine in radio” del buco nero di M87; il Dott. Giovanni Pareschi dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF)- Osservatorio Astronomico di Brera (Milano) per raccontare degli ultimi studi sui raggi gamma, radiazione estremamente potente che non raggiunge la superficie terrestre e che viene rivelata da strumenti di ultima generazione dalla cosiddetta luce Cherenkov che si genera nell’interazione dei raggi gamma di alta energia entrando in contatto con l’atmosfera terrestre producendo cascate di particelle subatomiche. Il prototipo di questi strumenti di ultima generazione, i telescopi Cherenkov denominati Astri-Horn, è situato sull’Etna presso la stazione osservativa dell’INAF MC Fracastoro.
Ma il GAL Hassin 2019 ha visto anche la partecipazione di Alessandra Macellaro La Franca (pianoforte) e Carmela Stefano (fisarmonica), con esibizioni straordinarie.
Nel frattempo, si pensa già alla prossima edizione del Premio GAL Hassin, del 2020.