Una quarantina di studenti della Facoltà di Fisica, sia della Triennale che della Magistrale, hanno fatto tappa al Centro GAL Hassin di Isnello, per un congresso sulle attività di didattica e divulgazione (già iniziate da un anno e mezzo), e sulla futura ricerca che verrà sviluppata entro pochi anni su Monte Mufara (1865 m). Gli studenti, orientati a fare una tesi in Astrofisica, hanno scelto Isnello per approfondire i loro interessi futuri e per comprendere il tipo di ricerca che si potrà fare grazie al Telescopio Wide-field Mufara Telescope (WMT), in costruzione in questi mesi, e che verrà collocato su Monte Mufara nel maggio 2019. Da una parte la rilevanza della comunicazione scientifica oggi, dall’altra quella del telescopio WMT che studierà non solo i pianeti extrasolari dal transito sul disco della stella, ma anche asteroidi pericolosi, detriti spaziali, onde gravitazionali e le stelle variabili. “Comunicare i risultati delle proprie ricerche è indispensabile” racconta Sabrina Masiero, astrofisica presso il Centro GAL Hassin di Isnello. “Molti oggi intraprendono una carriera nella Comunicazione scientifica dopo aver conseguito il Dottorato di Ricerca in Astrofisica. Solo chi ha le competenze di base può fare buona comunicazione: del resto, l’Astrofisica non è una disciplina facile anche se spesso ci si avvicina a questo tema per il fascino che suscita nelle nostre menti l’osservazione spettacolare del cielo notturno”.
Non solo conferenze ma anche osservazioni solari (qui sotto, immagine del disco del Sole in Halpha, @Salvo Massaro), col Galhassin Robotic Telescope (GRT) di 40 cm presso il Parco GAL Hassin e attività di planetario per tutti i partecipanti.