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Evento GAL Hassin: indimenticabili Telmo Pievani e Massimo Polidoro

Comunicazione scientifica e Scienza le protagoniste dell’evento GAL Hassin 2024. Prof. Ettore Cittadini, Prof. Massimo Polidoro, Prof. Telmo Pievani e Prof. Alessandro Roccati i grandi ospiti

“Sono passati due anni dall’ultimo evento GAL Hassin. Il doppio di quanto abbiamo di solito impiegato per realizzarlo. E’ stato impegnativo. Avere nomi così illustri e prestigiosi in vari ambiti della scienza è stato difficile. Per i numerosi impegni di ognuno dei premiati, per i differenti luoghi in cui ci siamo venuti a trovare, per i problemi che sorgono durante le vari fasi, l’attesa per alcuni tempi tecnici necessari. Li ho cercati a uno a uno. Ma prima di conoscerli di persona, li avevo conosciuti nei loro testi, nel loro immenso lavoro fatto di scoperte, nuovi risvolti nella scienza. ho camminato a lungo prima di incontrarli, poi ho fatto in modo di incrociare le strade”.

Sono le parole della Dott.ssa Sabrina Masiero, astrofisica e Responsabile della Didattica e Divulgazione, pronunciate in occasione della presentazione dei due grandi protagonisti dell’evento GAL Hassin 2024: il Prof. Telmo Pievani del Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Padova e il Prof. Massimo Polidoro del Politecnico di Milano e dell’Università degli Studi di Padova.

Massimo Polidoro e Telmo Pievani, Premi GAL Hassin 2024 assieme ad Ettore Cittadini, Premio GAL Hassin alla Civiltà 2024. Immagine ottenuta dalla composizione di più immagini: crediti NASA per New Horizons-Ultima Thule. Si ringraziano Massimo Polidoro e Telmo Pievani (fotografo Cosimo Maffione). Realizzazione grafica di Sabrina Masiero/Fondazione GAL Hassin.

“Noti a livello internazionale per le loro idee e la loro passione nella Scienza e nella comunicazione scientifica. E quando si è trattato di dire NON LO SO, da persone di scienza corrette lo hanno fatto. Questa è la parte più nobile per chi fa scienza e applica il metodo scientifico. Le loro innumerevoli attività, i loro studi, le loro ricerche e le loro pubblicazioni hanno dato e continuano a dare lustro al nostro paese. Moltissime le studentesse e gli studenti che hanno imparato da loro e che oggi danno il loro contributo alla conoscenza”.

Premi GAL Hassin 2024: Telmo Pievani e Massimo Polidoro. Crediti foto: Giuseppe Cultrara

“Noi oggi sappiamo che quando si fa comunicazione della scienza non basta smentire qualcosa di scorretto: smentire porta a convincere qualcuno, ma non tutti. Si deve smontare un’affermazione sbagliata: far capire, cioè, perché è sbagliata e far capire “qual è il trucco” che ci porta a pensare in modo scorretto.
Per chi come me si occupa di evoluzione c’è un ulteriore problema: come già Charles Darwin aveva ben capito, gli argomenti evoluzionistici sono controintuitivi, ossia sembrano argomenti apparentemente semplici (i cosiddetti falsi amici). Spiegare davvero bene cos’è l’evoluzione naturale (che si alimenta delle mutazioni genetiche casuali) e come funziona il processo evolutivo è molto difficile per la nostra mente: va contro il nostro modo di pensare, teleologico, finalistico. Inoltre, per spiegare l’evoluzione si devono spiegare “cose invisibili ai nostri occhi” come il DNA, le proteine e l’informazione genetica. Non solo. La spiegazione evoluzionistica è una spiegazione statistica e probabilistica, allo stesso modo complicata da spiegare.
Purtroppo, nel pubblico e anche a scuola si radicano idee sbagliate sull’evoluzione come quella che l’evoluzione sia un progresso. L’evoluzione non è un processo di miglioramento graduale e progressivo, ossia quelli che vengono dopo sono più intelligenti e più adatti di quelli che ci sono prima. L’evoluzione è un processo di esplorazione di possibilità, procede per diversificazioni non per implementazioni, procede per esplorazioni di strade, di ramificazioni. Ecco perché usiamo l’albero filogenetico, l’albero della vita e non la scala di progresso”.
– Telmo Pievani, Raccontare la Scienza mescolando i linguaggi

“Fare divulgazione efficace non significa solo farsi capire, non solo rendere comprensibili le cose complesse. Vuol dire anche renderle piacevoli. Se si pensa a quando Piero Angela cominciò a fare televisione due erano le reti televisive all’epoca, Rete 1 e Rete 2. Pochissima concorrenza, in altre parole.
I programmi di Piero Angela ebbero subito tantissimi ascoltatori nonostante parlasse di scienza mentre, nell’altra rete, veniva mandata una partita o uno spettacolo di intrattenimento o un varietà. Quando poi si moltiplicò l’offerta televisiva e arrivarono le reti private che offrivano programmi che in Italia non si erano mai visti, allora la scienza di Piero Angela toglieva l’alibi della complessità, nel senso che quando Piero parlava di scienza non parlava di qualcosa di difficile o di complesso che ti spingeva a guardare qualche altro programma. No, la scienza era divertente. E, oltre al divertimento, si avevano nuove conoscenze. Piero Angela riusciva a vincere gli ascolti. E come lo faceva?
Inventandosi linguaggi nuovi per raccontare. La sua non è mai stata la classica lezione. Piero utilizzava degli strumenti che nessuno aveva mai utilizzato prima: i cartoni animati. I divertenti cartoni animati di Bruno Bozzetto riuscivano a far passare concetti scientifici molto complessi di meccanica quantistica o di entropia, per esempio. Un cartone animato, come diceva Piero Angela, ti fa sorridere e sorprendere e permette di accendere le lampadine della nostra mente. E lui era in grado di farlo”.
– Massimo Polidoro, Un senso di meraviglia. A colloquio con Piero Angela

Tantissime le persone presenti e che arrivavano da tutta la Sicilia. “Telmo Pievani e Massimo Polidoro si presentano da soli. Basta il loro nome. Se siete qui il motivo c’è. Li conoscete e li apprezzate. Li seguite. E anche li ammirate” continua Sabrina Masiero.

Oltre al Premio GAL Hassin e al Premio GAL Hassin alla Civiltà consegnato al Prof. Ettore Cittadini, il padre della procreazione medicalmente assistita il 22 giugno scorso, sono stati consegnati anche gli attestati dell’intitolazione di un asteroide della Fascia Principale degli Asteroidi, tra Marte e Giove. 
“Ho voluto che ognuno di voi, oltre al Premio GAL Hassin, avesse intitolato anche il nome di un asteroide. Più di un anno di lavoro e di attesa per la decisione della International Astronomical Union” – continua Sabrina Masiero nel suo discorso introduttivo. “Un lavoro fatto assieme ad una grande amica del GAL Hassin, Maura Tombelli, che ho voluto coinvolgere fin dalla prima idea di questo evento. La sua passione è contagiosa, il suo umorismo è contagioso, il suo racconto di vita ha qualcosa di straordinario. Un’astronoma non professionista che ha lavorato con i grandi nomi della ricerca italiana e internazionale e che per questo è una vera professionista”.
Il Prof. Alessandro Roccati, archeologo ed egittologo e professore Emerito di Egittologia presso l’Università degli Studi di Torino, su invito del Presidente della Fondazione GAL Hassin Dott. Giuseppe Mogavero e del Dott. Mario Di Martino dell’INAF-Torino e co-fondatore del GAL Hassin, che gli aveva dedicato un asteroide.
“Su mia iniziativa l’International Astronomical Union ha denominato l’asteroide 1993 FU64 come (20056) Roccati – spiega Mario Di Martino – “scoperto il 21 marzo 1993 a La Silla, in occasione dello svolgimento del programma di ricerca sugli asteroidi che si è svolto negli anni 1992 e 93. Uppsala-ESO Survey of Asteroids and Comets”.

Il GAL Hassin 2024 ha visto la presenza di numerosi ospiti in vari ambiti della scienza: medicina e procreazione medicalmente assistita, filosofia naturale ed evoluzione, psicologia dell’insolito e pseudoscienza, egittologia e studio dei ritrovamenti archeologici in Egitto e in Sudan.
“Presenza prestigiosa quella del Prof. Ettore Cittadini, premiato per il suo impegno civile e scientifico” racconta il Dott. Giuseppe Mogavero, medico ginecologo della Scuola di specializzazione del Prof. Cittadini “riferimento importante nelle grandi battaglie di civiltà per una procreazione libera e responsabile che hanno comportato un cambiamento antropologico culturale e sociale contro ogni oscurantismo ed è fra quanti credono nelle utopie e con il loro impegno le rendono concrete”.

Infine, Telmo Pievani e Massimo Polidoro hanno ricevuto dal Sindaco Avv. Marcello Catanzaro la Cittadinanza onoraria di Isnello.

Un giornata indimenticabile.