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Dare spazio allo Spazio: tecnologia e scienze spaziali al GAL Hassin

Il prof. Roberto Battiston e i suoi studenti della Scuola di Dottorato dell’Università di Trento continuano il loro percorso formativo in scienze spaziali e tecnologiche tra Palermo e Isnello

Si è svolto a Palermo, presso il Palazzo dei Normanni e l’Aula Magna del Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Palermo il “National Doctoral Programme in Space Science and Technology – 2025 PhD Days” nei giorni 19 – 21 giugno. Promosso dall’Università degli Studi di Trento, dal PhD SST – Space Science and Technology dell’Università degli Studi di Treno, dall’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF)-Osservatorio Astronomico di Palermo, dal Trento Institute for Fundamental Physics and Applications (TIFPA), il National Doctoral Programme rientra all’interno della Scuola di Dottorato PhD in Space Science and Technology coordinata dal Prof. Roberto Battiston, Professore Ordinario all’Università degli Studi di Trento presso il Dipartimento di Fisica e già Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI). E’ stato lo stesso Prof. Battiston a volere che la conclusione di tale corso si  svolgesse al GAL Hassin di Isnello.

Si è parlato di ricerca in ambito astrofisico ma, soprattutto, della tecnologia applicata all’ambito spaziale, non solo con l’uso del Galhassin Robotic Telescope (GRT) e del Wide-field Mufara Telescope (WMT) ma anche con il futuro Fly Eye Telescope dell’Agenzia Spaziale Europea. Studenti italiani e stranieri motivati e interessati sui temi dei detriti spaziali, degli asteroidi Near-Earth, di transiti esoplanetari e di occultazioni asteroidali oltre l’orbita di Nettuno, i cosiddetti TNO (Trans-Neptunian Objects) che ora è possibile monitorare con i telescopi del GAL Hassin. Si è parlato anche di missioni spaziali in cui ESA (e quindi l’Italia) e NASA hanno avuto ruoli cruciali e che hanno sviluppato assieme, come la Missione Cassini-Huygens e il suo Gran Finale nel 2017. Risultati che oggi questi studenti possono analizzare e comprendere per migliorare le future missioni spaziali, per far comprendere come la ricerca di punta sia di straordinaria importanza nella vita quotidiana con le sue numerose ricadute.

“Non potremo più fare a meno della ricerca spaziale, dato che oltre il 75 per cento delle nostre attività quotidiane ha un risvolto spaziale, deriva da un qualcosa che è arrivato dalla fisica dello spazio, dalle ottiche dei telescopi, dallo spingerci sempre più in là ad osservare oggetti estremamente deboli e lontanissimi” dice il Presidente della Fondazione GAL Hassin, Dott. Giuseppe Mogavero, che ha accolto questo evento con grandissimo entusiasmo. “Un grande rapporto di amicizia e di stima mi lega al Prof. Roberto Battiston che conosco da tempo, da quando era Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana. In questi anni non è mai mancato ai più importanti eventi al GAL Hassin e anche oggi continua a portare conoscenza e competenza per formare le future generazioni di ricercatori” conclude Giuseppe Mogavero.

Il Presidente della Fondazione GAL Hassin, Dott. Giuseppe Mogavero (a sinistra) e il Prof. Roberto Battiston, Ordinario di Fisica presso l’Università di Trento (a destra). Crediti: GAL Hassin

Link:
Dottorato Nazionale in Space Science and Technology – SST
PhD SST-Space Science and Technology

Dallla locandina del National Doctoral Programme in Space Science and Technology – 2025 PhD Days – disponibile su: https://www.unipa.it/dipartimenti/ingegneria/.content/documenti/Docpernews/0397_25_GiornateNazionaliPhD_SST_30x70_web.pdf