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C/2023 A3 (Tsuchinshan-ATLAS): sarà la cometa del secolo?

Arriva dalla Nube di Oort, la regione periferica del nostro Sistema Solare e che rappresenta l’origine delle comete a lunghissimo periodo. Luminosa, spettacolare, visibile ad occhio nudo. Queste sono le previsioni della “cometa del secolo”. Ma sarà davvero così?

Lo sapremo il prossimo autunno se le previsioni si riveleranno corrette sulla cometa C/2023 A3. Scoperta nel febbraio 2023 durante una survey del cielo da parte di ATLAS – Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System con il telescopio riflettore Schmidt presso il Sutherland Observatory in Sudafrica, la cometa C/2023 A3, in realtà, era già stata osservata in Cina dal Purple Mountain Observatory dell’Accademia delle Scienze Cinese un mese prima e, seguendo la convenzione di denominazione delle comete, le è stato dato un nome in onore di entrambi i suoi scopritori: C/2023 A3 (Tsuchinshan-ATLAS).

La cometa Tsuchinshan-ATLAS si muove lungo un’orbita retrograda, ossia in direzione opposta rispetto alla maggior parte dei principali oggetti del Sistema Solare. Ha già superato l’orbita del pianeta Marte lo scorso 16 luglio e ora si sta avvicinando al Sole, il cui massimo avvicinamento (perielio) avverrà il 27 settembre 2024. Il 12 ottobre la cometa si troverà a transitare nel punto più vicino alla Terra. Se volete seguire la cometa lungo la sua orbita in tempo reale, il simulatore The Sky Live vi aiuta: https://theskylive.com/3dsolarsystem?obj=c2023a3.

Immagine ricavata da The Sky Live della cometa C/2023 A3.

Sarà davvero la cometa del secolo come è stato annunciato? Nel suo ultimo articolo il ricercatore Zdenek Sekanina del Jet Propulsion Laboratory della NASA ha affermato che l’8 luglio la cometa è entrata in una fase avanzata di frammentazione e che, secondo le sue stime, la fine della cometa sarà inevitabile. Tuttavia, questi corpi sono famosi per essere estremamente imprevedibili. Dobbiamo attendere ancora qualche settimana e seguire la cometa che si sta spostando a una velocità di circa 290.664 km all’ora, che corrisponde a circa 80,74 km al secondo rispetto alla Terra. Con un modesto telescopio la cometa ora è visibile nella costellazione del Leone e si può osservare il suo spostamento apparente tra le stelle di sfondo. Lo spostamento si nota anche dopo soli 15 minuti.

Se la cometa riuscirà a superare la fase di disgregazione, le stime attuali portano a ipotizzare che verso fine settembre sarà visibile nel nostro cielo, anche se bassa sull’orizzonte orientale. Il SOlar and Heliospheric Observatory (SOHO), gestito da NASA ed ESA, continuerà a monitorare l’oggetto e potrà confermare o meno la presenza della cometa nei prossimi giorni o settimane. Se non subirà la frammentazione del nucleo subito dopo il suo massimo avvicinamento al Sole, la Tsuchinshan-ATLAS sarà più alta nel nostro cielo boreale e più facile da individuare anche ad occhio nudo fino al suo massimo avvicinamento alla Terra. Secondo il ricercatore Sekanina, tuttavia, pare che i dati raccolti portino a sostenere l’idea che il nucleo della cometa sia attualmente, e già da tempo, in un processo di progressiva frammentazione che continuerà fino alla completa disgregazione e disintegrazione ben prima dell’arrivo al perielio.

E allora, seguiamo questa grande esploratrice spaziale augurandoci di scoprirla ad occhio nudo nel nostro cielo autunnale!

Per tutte le informazioni: https://theskylive.com/c2023a3-info