di Sabrina Masiero e Giuseppe Mogavero, GAL Hassin e INAF-Palermo
Mercoledì scorso, 17 maggio 2017, si sono conclusi al Centro GAL Hassin di Isnello i lavori di GAPS-Global Architecture of Planetary Systems, un progetto della Comunità scientifica italiana per lo studio dei pianeti extrasolari, condotto soprattutto con lo strumento HARPS-N, un potente cacciatore di pianeti extrasolari montato al TNG-Telescopio Nazionale Galileo a La Palma, Isole Canarie.
Coinvolti università e vari istituti INAF-Istituto Nazionale di Astrofisica. I ricercatori hanno visitato il Centro Astronomico ritenendolo di grande interesse scientifico e per le attività didattiche e divulgative che lo stesso è in grado di svolgere grazie al Planetario e alle strumentazioni presenti che, a breve, verranno completate con i nuovissimi exhibit nelle sale museali. “Un’eccellenza in grado di coniugare ricerca astrofisica di altissimo livello – con il telescopio WMT-Wide-field Mufara Telescope che verrà collocato su Monte Mufara (1865 m) – e divulgazione delle conoscenze scientifiche” ci dice Sabrina Masiero, astrofisica che lavora al Centro GAL Hassin.
“È stato fatto il punto del progetto in cui abbiamo trovato un numero notevole di pianeti di piccola massa intorno a stelle vicine al nostro Sole”, racconta Giusi Micela, Direttore dell’INAF-Osservatorio Astronomico di Palermo, “i pianeti di piccola massa sono quelli interessanti perché si avvicinano di più alla nostra Terra”. “Inizia una seconda fase nel programma GAPS”, continua Aldo Bonomo dell’INAF-Osservatorio Astrofisico di Torino, “si studieranno meglio la formazione e l’evoluzione dei pianeti giganti cercando nuovi pianeti attorno a stelle giovanissime e si punterà, in particolare, sulle atmosfere dei pianeti giganti caldi per cercare alcune molecole come l’acqua per capire dove si è formato il pianeta”.